Canale Gottifredo

La realtà virtuale fra arte e formazione

Il progetto Keiron, lo presentano Valerio Murat, docente di musica elettronica presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, e il team di giovani ricercatori da lui guidati. Con la realtà virtuale, dimensioni nuove per la conoscenza, l’arte e la formazione. Con l’Associazione e il Coworking Gottifredo e il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.
Si comincia con una dedica, a Rita Atria l’adolescente siciliana che, una settimana dopo l’assassinio di Borsellino che le aveva restituito fiducia nello Stato e, soprattutto, nella possibilità di un futuro libero dal terrore della mafia, decise di uccidersi per protesta contro chi continuava a negarle la speranza di un paese diverso. Un simbolo dei giovani che studiano, sperimentano, creano, costruiscono silenziosamente e con coraggio un mondo migliore.
In questo primo video, l’offerta: l’interiorità esplorata come intervallo prezioso della quotidianità. La creazione silenziosa e il fuoco delle voci indefinite. (continua)

Offerta
L’ interiorità esplorata come intervallo prezioso della quotidianità. La creazione silenziosa e il fuoco delle voci indefinite.

Keiron Mec
Sintesi dei sistemi organizzativi e conquista della complessità. 

Realtà virtuale e realtà aumentata, non solo nuova frontiera dell’intrattenimento ma enormi possibilità offerte ai settori artistici. Un Parco delle arti, posto al di fuori di una logica solo commerciale. Una sperimentazione utile alle arti elettroniche ma anche a quelle tradizionali. Un ambiente dentro cui formarsi, esporre le proprie opere, proporre le proprie ricerche, indagare su mondi scomparsi o prossimi a venire. Siamo all’inizio, con Keiron, l’Associazione Gottifredo, e il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.

In questo video, Keiron Mec, la sintesi dei sistemi organizzativi e la conquista della complessità. (continua)

Keiron Tecno
Sistemi, tecnologie e applicazioni.

"In viaggio con il mio violino" Stéphane Grappelli

Una storia di viaggi, di concerti , di incontri. E un racconto di una solitudine di cui il violino diventa l’emblema. L’itinerante compagno di viaggio di un ragazzo povero che, diventato adulto e famoso, cerca le sue radici per non perdersi, per comprendersi. Le trova ad Alatri.
“In viaggio con il mio violino” è il titolo della traduzione italiana della autobiografia di Stéphane Grappelli, pubblicato dalla casa editrice Ottotipi Edizioni e dall’Associazione Gottifredo, con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.
Traduzione di Paola Rolletta, 192 pagine, fotografie originali, e un digital drawing di Mario Ritarossi.

Il San Sisto del Cavalier D'Arpino, l'affresco restaurato

L’Associazione Gottifredo, con il sostegno della Fondazione Terzo PIlastro – Internazionale e in collaborazione con la Diocesi Anagni-Alatri, ha restaurato l’affresco del Cavalier d’Arpino raffigurante San Sisto I. Il restauro è stato presentato la sera dell’11 luglio ai Giardini dell’Episcopio. Gli interventi di Tarcisio Tarquini, del sindaco Giuseppe Morini, dello studente d’arte Jiang Jiahao. Riprese di padre Maurizio Di Girolamo, montaggio di Jiang Jiahao

“Un’ opera meravigliosa”, così lo storico dell’arte Mario Ritarossi definisce l’affresco raffigurante San Sisto dipinto dal Cavalier d’Arpino nella sala grande dell’Episcopio di Alatri. La presentazione del restauro, promosso dall’Associazione Gottifredo, nei Giardini dell’Episcopio sul Piazzale dell’Acropoli di Alatri, la sera dell’11 luglio 2020. Riprese di padre Maurizio Di Girolamo, montaggio di Jiang Jiahao

La restauratrice Maria Letizia Molinari spiega le “risultanze del restauro”, le tecniche usate e le scoperte che ha permesso di effettuare. “La qualità pittorica dell’affresco è elevata”, probabilmente la stesura è avvenuta in una sola giornata, segno della sicurezza e maturità artistica di un Giuseppe Cesari giovanissimo. La presentazione del restauro, promosso dall’Associazione Gottifredo, nei Giardini dell’Episcopio sul Piazzale dell’Acropoli di Alatri, la sera dell’11 luglio 2020. Riprese di padre Maurizio Di Girolamo, montaggio di Jiang Jiahao.

Lo storico dell’arte Francesco Petrucci, conservatore del Palazzo Chigi in Ariccia, grande conoscitore dell’arte manierista e barocca afferma che il restauro dell’affresco di Alatri riscrive la biografia artistica del giovane Giuseppe Cesari. La presentazione del restauro, promosso dall’Associazione Gottifredo, nei Giardini dell’Episcopio sul Piazzale dell’Acropoli di Alatri, la sera dell’11 luglio 2020. Riprese di padre Maurizio Di Girolamo, montaggio di Jiang Jiahao.

Giuseppe Cesari venne ad Alatri su invito del grande vescovo scienziato Ignazio Danti. Ma chi è stato Ignazio Danti? Qual è stata l’importanza della sua opera per la città di Alatri e per la cultura scientifica della seconda metà del Cinquecento? Lo racconta la storica dell’arte Eugenia Salvadori. La presentazione del restauro, promosso dall’Associazione Gottifredo, nei Giardini dell’Episcopio sul Piazzale dell’Acropoli di Alatri, la sera dell’11 luglio 2020. Riprese di padre Maurizio Di Girolamo, montaggio di Jiang Jiahao

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